I recenti avvenimenti ci hanno costretto a ridefinire il concetto di "pulizia" all'interno del nostro stabilimento.

Per garantire il benessere dei nostri ospiti e la sicurezza, ecco le nostre 7 regole d'oro ora in vigore nel nostro Chalet.

La sana aria di campagna, l'aria primaverile che riempie la stanza quando arriva l'alba. Presto arriverà l'estate, già in agguato nei raggi ancora timidi del sole che sorge.

L'aria, quindi, che volteggia e si rinnova nei nostri interni. È la nostra preoccupazione principale, è l'aria che respiriamo, di cui garantiremo la qualità.

Solo poche settimane o mesi fa, la menzione dei "gesti di barriera" avrebbe ricordato le guardie omonime che mettevano in sicurezza le strade al passaggio dei treni - che potevano poi nasconderne altre.

Ma oggi, dopo averlo sentito ripetere più e più volte, sapete cosa coprono questi gesti: maschere, gel e guanti, il trittico vittorioso contro la diffusione del virus che così improvvisamente irrompe nelle nostre vite.

Ci atteniamo rigorosamente alle linee guida stabilite dal governo.

È difficile, tuttavia, applicare il "social distance" alla pulizia di una camera d'albergo, in quanto non abbiamo ancora un robot abbastanza sofisticato per raccogliere gli asciugamani che giacciono in bagno. Forse un giorno...

Durante una pandemia, si può distinguere tra disinfettanti "buoni" e "cattivi"? Di per sé, un disinfettante disinfetta, si capisce ed è già molto buono. Un disinfettante che sgrassa è uno sgrassante. E un disinfettante che "diffonde oli essenziali di lavanda e buccia d'arancia" è una truffa.

Utilizziamo prodotti conformi agli standard emessi dall'Agenzia per la protezione dell'ambiente.

Vale a dire che non solo eliminano germi, batteri e virus, ma rispettano l'integrità della natura, non emettono sostanze tossiche.

Utilizziamo prodotti per la pulizia monouso per assicurarci di non trasmettere il virus.

I nostri prodotti sono fatti con materiali riciclati e sono biodegradabili.

Tutti i nostri tessuti (lenzuola, tende, asciugamani, ciabatte...) sono lavati ad una temperatura molto alta. Dopo aver provato a 600° e aver notato una certa perdita di materiale nel processo di lavaggio - così come nel personale assegnato a questi compiti, abbiamo optato per un 60°, che in confronto è molto più modesto, ma è comunque molto più adatto se si vuole poter usufruire delle nostre forniture a base di cotone.

Eccezionalmente, elimineremo tutti i documenti e gli oggetti non essenziali: elementi decorativi, documentazione noiosa sul museo del ditale situato a 2 km di distanza, annuario del 1991.